A questo link trovi tutti i miei articoli pubblicati sul quotidiano “Domani”
https://www.editorialedomani.it/autore/giorgia-serughetti-k6snqpww

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#Destra \ Districarsi nelle retoriche elettorali una parola alla volta. Le parole al centro della campagna elettorale, per analizzarne il significato tra passato e presente \ Con Chiara Paris, Ricercatrice Fondazione G. Feltrinelli; Giorgia Serughetti, Università di Milano-Bicocca
Il nuovo numero di Sotto il Vulcano, la rivista diretta da Marino Sinibaldi, è disponibile nelle librerie.
Contiene un mio articolo su “Lo strabismo dei diritti”, ovvero la difficoltà (della sinistra) a promuovere insieme i diritti civili e i diritti sociali.
In questo secondo numero, la condirezione della parte centrale della rivista è a cura del Premio Strega Melania G. Mazzucco che, insieme a Marino Sinibaldi, ha scelto il tema Metamorfosi. Lo declinano scrittori, filosofi, artisti e scienziati, italiani e stranieri, attraverso racconti, reportage, memoir, interviste, poesie, pezzi giornalistici, graphic novel, riflessioni personali e analisi sociali.
La rivista è acquistabile qui.
Sotto il Vulcano è una rivista trimestrale che, nell’arco di una serie di dieci numeri, si propone di mostrare, documentare, raccontare e reimmaginare la realtà. La scommessa è che da un trauma come quello che stiamo vivendo nascano pensieri e narrazioni nuove. Il proposito è di raccoglierli e, senza promettere risposte, aprire uno spazio in cui le domande più profonde, serie, affascinanti vengano a galla e trovino voce.
Ogni numero vede una condirezione diversa, con il compito di sviluppare insieme a Marino Sinibaldi un grande tema, che occupa la parte centrale della rivista. Lo declinano scrittori, filosofi, artisti e scienziati, italiani e stranieri, attraverso racconti, reportage, memoir, interviste, poesie, pezzi giornalistici, graphic novel, riflessioni personali e analisi sociali.Iniziamo con le Cronache dal mondo nuovo, a cura del Premio Strega Helena Janeczek.
Con scritti di: Andrea Bajani, Marco Balzano, Simone Beretta, Javier Cercas, Pietro Del Soldà, Fabio Deotto, Tishani Doshi, Paola Dubini, Claudia Durastanti, Franco Farinelli, Adriano Favole, Maurizio Ferraris, Ilaria Gaspari, Fabio Genovesi, Mariangela Gualtieri, Etgar Keret, Francesca Mannocchi, Colum McCann, Andrea Migliorini, Luca Molinari, Giulio Mosca, Giacomo Papi, Telmo Pievani, Marco Rossari, Alessandra Sarchi, George Saunders, Igiaba Scego, Giorgia Serughetti, Walter Siti, Chiara Valerio, Juan Gabriel Vásquez.
Il volume “100 donne contro gli stereotipi – Per la storia e la filosofia”, a cura di Luisella Seveso e Maria Luisa Villa, contiene anche una mia intervista.
A spiegare e interpretare il mondo c’è quasi sempre un punto di vista maschile. Eppure le donne esperte sono tante. E possono svecchiare una visione e un linguaggio che, ignorandole, trascura i segni del tempo e disconosce l’apporto delle donne in tutti gli ambiti, dalla scienza alla tecnologia dall’economia alle scienze sociali. Valorizzare il loro lavoro vuol dire avere uno sguardo lungimirante sul futuro, in cui una partecipazione femminile in linea con quella maschile significa più ricchezza per tutti. Questo l’obiettivo del progetto #100esperte, una piattaforma online che raccoglie nomi e CV di esperte da usare come strumento di ricerca di fonti femminili competenti per giornaliste e giornalisti, ma anche come risorsa di voci prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico, dentro e fuori i media. Dopo le esperte di Scienza, Economia e Politica internazionale, la collana editoriale si arricchisce di un nuovo volume: dalla diretta voce delle protagoniste, le storie di vita professionale e privata delle esperte di Storia e Filosofia.
Donna non si nasce, si diventa. Vita, opere e pensiero di Simone de Beauvoir
Puntata n. 6. Sandra Petrignani in dialogo con Luciana Castellina, politica e scrittrice, e Giorgia Serughetti, filosofa della politica, per mettere al confronto “Il Secondo Sesso” con il femminismo di ieri e con quello di oggi.
Dal secondo dopoguerra si sono ottenuti risultati straordinari a difesa dell’inclusione democratica. Oggi c’è un vento conservatore che spira in direzione contraria, la cui origine è da ricercare in altri processi che il Novecento ha innescato: dalla deregolamentazione dell’economia all’ideologia dell’individualismo competitivo. Questo libro propone una lettura originale che mette insieme la crisi dell’ordine neoliberale, evidenziata anche dalla catastrofe planetaria della pandemia, e l’avanzata di progetti politici di segno antiegualitario e autoritario. I leader della destra radicale populista devono il loro successo alla promessa di proteggere le ‘maggioranze silenziose’ dei loro paesi dai sentimenti di insicurezza e spaesamento indotti dalle dinamiche dell’economia. Non offrono però, in risposta, ricette redistributive contro la crescita delle diseguaglianze. Piuttosto, fanno appello all’identità nazionale, etnica, religiosa o sessuale, ergendosi a difesa dei ‘nativi’ contro gli stranieri e della famiglia ‘tradizionale’ contro nuovi modelli di vita affettiva. Le destre radicali minacciano di acquisire nuova forza nell’incertezza generata dalla crisi pandemica e la risposta delle forze progressiste potrà passare solo attraverso una rinnovata lotta contro ogni forma di diseguaglianza.
Su Domani 15 ottobre 2021
[…] Perché oggi nessuno sembra più credere che l’Ue, con il suo mezzo miliardo di abitanti, abbia la capacità, nonché il compito, di accogliere chi fugge? Negli anni seguiti alla “crisi dei rifugiati”, la paura del terrorismo e la preoccupazione per l’avanzata della destra xenofoba e islamofoba hanno spinto anche i governi moderati o progressisti a sposare una linea di estrema cautela su questo fronte. Poi, è arrivata la pandemia.
La rapida diffusione del Covid-19 in gran parte del mondo ha messo in scacco l’illusione di una globalizzazione a due marce: l’estrema mobilità dei mercati contro la condanna all’immobilità degli abitanti del Sud globale.
Di fronte a un virus che si fa beffe dei confini, non sono serviti a nulla i proclami anti-immigrazione della destra populista. La pandemia ci ha consegnato con una forza senza precedenti l’immagine di un pianeta interdipendente.
Sembra allora che il nuovo desiderio di muri che emerge dalla crisi, unito al disimpegno sull’accoglienza, manifesti il rifiuto di accettare la porosità delle linee di confine, e la rivolta contro il vincolo dell’interdipendenza.
[…]
L’articolo completo al link https://www.editorialedomani.it/idee/commenti/i-nuovi-muri-rivelano-che-leuropa-non-crede-piu-in-se-stessa-qu6mdhqa
Su Domani 4 ottobre 2021
[…] È possibile che il primo voto abbia smesso di rappresentare per i giovani, o una parte di essi, l’eccitante – e ansiogeno – ingresso nella vita politica, per diventare invece il richiamo a un dovere stanco e privo di significato?
In realtà, è difficile credere che sia andato smarrito il senso d’importanza del diritto che si acquisisce alla maggiore età. Il problema è piuttosto la difficoltà di riempire il gesto del voto di un contenuto e uno scopo.
E ciò dipende, in primo luogo, dalla mancanza di un’offerta politica capace di intercettare i bisogni e gli interessi di chi oggi si affaccia alla vita adulta. In particolare, la disaffezione per il gioco elettorale, in questa fascia d’età, penalizza la parte sinistra dello spettro partitico.
[…]
L’articolo completo al link https://www.editorialedomani.it/idee/commenti/come-difficile-convincere-a-votare-un-diciottenne-riluttante-hhuq47ct